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Sii costante nelle tue convinzioni e una sola sia la tua parola

Per dare voce alla tua unicità

Sii costante nelle tue convinzioni e una sola sia la tua parola

 

❤️ Non dimenticherò mai quel 15 Aprile 2020!!

 

Ancora una volta confermo che i progetti più significativi nascono in momenti difficili e di grande sofferenza. 

 

Nel pieno lockdown, precisamente due anni fa, nasceva “Il passo della sosta”. 

 

Sono giorni che mi immergo intensamente nel mio libro. Sono ancora incredula per essere riuscita a portare a termine un’opera così complessa. 

 

Per 365 giorni da quel 15 Aprile 2022 non mi sono mai fermata, ogni giorno sono rimasta fedele al mio appuntamento quotidiano e mai avrei immaginato che sarebbe diventato un libro e soprattutto una nuova tecnica di meditazione creativa!! 

 

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Oggi voglio raccontarti nei minimi dettagli il mio viaggio di trasformazione e di rinascita grazie a questa esperienza. 

 

Eravamo tutti chiusi in casa, il tempo era diluito e man mano che passavano quei giorni infiniti mi sono accorta di un’abitudine quotidiana che avevo introdotto nella mia giornata. 

 

Nei primi minuti del mattino appena sveglia, subito dopo il caffè ed assorta nel silenzio, è accaduto qualcosa di particolare: una sorta di sfioramento, non riconducibile a nessuno dei cinque sensi. 

 

È stato un attimo di vuoto pieno che si è inserito tra il profumo del caffè ed il cinguettio di un uccellino. Ho aperto la Bibbia, il Libro del Siracide e mi è saltato all’occhio il passo “Fermezza e dominio di sé”:

 

“Non ventilare il grano ad ogni vento e non camminare su qualsiasi sentiero, sii costante nelle tue convinzioni ed una sola sia la tua parola”. 

 

Non dimenticherò la sensazione di potenza, lucidità e direzione che mi aveva trasmesso quel passo. 

 

Ho pensato a mio padre e ho sentito la sua voce. Era proprio lui che mi esortava a soffermarmi sul significato di quel passo. 

 

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E’ nato così “Il Passo della sosta”, l’appuntamento quotidiano in cui scelgo un versetto, capitolo o paragrafo di un libro con l’obiettivo di imparare una cosa nuova ogni giorno, riappropriarmi del mio spazio, accedere più velocemente alla mia dimensione creativa, riconoscere la mia area di genio e produrre contenuti ad alto impatto positivo per divulgare unicità ed accelerare positività. 

 

Ero stanca di leggere post negativi sui social, provavo una profonda preoccupazione per l’umanità. 

 

Cosa avrei potuto fare?

 

Ho deciso di ascoltarmi fino in fondo un mattino alla volta; risveglio dopo risveglio. E come spesso capita nella mia solitudine, quel 15 Aprile è arrivata la scintilla. Una nuova sfida con me stessa: scegliere un testo al giorno per proporre riflessioni, riaccendere lo stimolo della lettura e della scrittura come atti fondamentali per sviluppo ed evoluzione della nostra mente e della nostra anima e, soprattutto, per rendere manifesta agli altri l’opportunità di apprendere, ascoltare, ascoltarsi e cogliere un momento di leggerezza durante quella sosta forzata e pesante.

 

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Mi sono messa totalmente in gioco, scoprendo un’altra dimensione della mia creatività, comprendendo fino in fondo la potenza del gesto scrittorio, giocando con la mia voce e uscendo nuovamente dalla mia zona di comfort ogni giorno, coltivando un lato di me che non avrei immaginato esistesse, alimentando ogni giorno la passione per la ricerca e lo studio, trovando un certo gusto nella scoperta di centinaia di stili di scrittura ed impostazioni del pensiero dei vari autori che mi sono passati tra le mani.

 

Sono così grata per la moltitudine di passi che ho raccolto in un anno intero e soprattutto per la trasformazione che hanno generato in me, modellando una Caterina nuova, proprio come un vasaio fa con la sua creta.

 

Da quando ho scoperto il lato positivo della solitudine molti dei miei sogni nel cassetto sono diventati realtà. 

 

La solitudine non ha nulla a che vedere con la tristezza, il buio e la paura che invece appartengono all’isolamento.

 

Praticare la “solitudine” vuol dire trovare sé stessi: è la più grande scoperta che ho fatto negli ultimi anni investendo sulla mia crescita personale.

 

Accadono cose meravigliose quando sono da sola, esclusivamente da sola. Soprattutto al mattino presto in cui mi regalo il tempo di ascolto, silenzio e meditazione creativa multidimensionale, attraverso “Il passo della sosta”.

 

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Ma cosa vuol dire essere da sola?

 

Significa abbandonarmi all’ozio creativo, che non è una dimensione di passività, bensì è lasciar fluire la coscienza liberamente, osservare senza giudizio i miei pensieri, senza uno sforzo particolare e aspettare che accada qualcosa di nuovo, in un vuoto apparente in cui si manifesta puntualmente un miracolo che è l’incontro con me stessa. 

 

Questo ritorno alla sorgente schiarisce le mie idee, attiva un potente processo immaginativo e ordina il flusso in cui tutte le scintille creative si “sistemano” velocemente come pezzi di un puzzle che diventano progetti concreti.

 

Stare da soli significa anche darsi il tempo e lo spazio per trovare sé stessi e permettere alla propria unicità di emergere, difarsi vedere, al di là di tutti gli schemi e convenzioni in cui siamo immersi. 

 

Ognuno di noi ha un valore unico, tutti ci distinguiamo per un tratto, una caratteristica, una capacità, abbiamo solo bisogno di scoprirla e metterla in luce, darle la giusta importanza, renderle grazie e manifestarla.

 

Sono tanti i motivi per cui, quando abbiamo trovato il nostro valore unico, non riusciamo a divulgarlo e a metterlo a disposizione degli altri. Per me, alcune delle ragioni erano la paura di “uscire dalla tana”, la paura di “metterci la faccia”, la paura di essere giudicata.

 

Dalla sensazione di sicurezza acquisita con l’aver individuato il mio valore unico – che corrisponde alla mia missione in questo mondo: “divulgare unicità ed accelerare positività”- prende forza il mio desiderio di avanzare con determinazione con Il passo della sosta, per indagare sul mio potenziale, i miei interessi, la spinta verso l’approfondimento di teorie e concetti sfiorati durante le mie letture quotidiane. 

 

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Porto avanti questa routine potenziante giorno dopo giorno e scopro la sua potenza, la forza trasformativa sul mio essere. 

 

Continuo a leggere un passo al giorno e a pubblicarlo sui miei social per condividerlo e amplificarne gli effetti.

 

Passano i giorni, le settimane, i mesi, e i passi si susseguono uno dopo l’altro; si avvicina il 15 aprile 2021 e mi rendo conto di aver collezionato quasi 365 passi e improvvisamente giunge la scintilla che offre a questo cammino la sua collocazione: scriverò un libro! Raccoglierò i miei passi in una pubblicazione e racconterò la mia esperienza giornaliera, ormai affinata e diventata una tecnica di meditazione  creativa e multidimensionale.

 

Entusiasmo, passione e determinazione accompagnano l’avvio del nuovo progetto, in cui mi sono buttata a capofitto, con quel pizzico di incoscienza che mi contraddistingue.

 

Mi è stato chiaro fin da subito di aver bisogno di competenze specifiche che mi potessero aiutare a realizzare il progetto, per questo mi sono subito attivata per riunire una squadra di professionisti: ci siamo messi al lavoro, e abbiamo prodotto rapidamente le prime bozze di testo e la copertina. 

 

🛑 LA PAURA 

 

Con l’avanzare del progetto però, rendendomi conto sempre meglio di quello che stava accadendo, mi sono trovata a confrontarmi con un nuovo conflitto interno. 

 

Mi stavo esponendo come mai avevo fatto nella mia vita, mi stavo mettendo a nudo in tutta la mia vulnerabilità, investita da nuovi dubbi e incertezze. 

 

In particolare si acuì in me la consapevolezza di avere un’architettura mentale complessa e si insinuò il dubbio sulla capacità di esprimerla in modo chiaro e comprensibile.

 

In quei giorni di grande insicurezza ho però ricordato a me stessa che “fatto” è meglio che “perfetto” e mi sono buttata. Ho scoperto quanto non valga la pena rimandare, come non ci sarà mai la perfezione ma ci sarà comunque un passo avanti.

 

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Riguardandomi indietro, in questi primi 2 anni da autrice, rileggendo i 365 passi che ho vissuto, con impegno e determinazione, mi rendo conto di quanto sia importante agire ed essere costanti nelle proprie convizioni. 

 

Cosa ho imparato da questa esperienza? 

 

Ogni volta che percorro sentieri troppo affollati, so dove poter tornare per ritrovare la pace. 

 

Emozione, incredulità, sorpresa, gratitudine, felicità sono solo alcune delle parole con cui riesco ad esprimere il mio sentire. 

 

E’ come raggiungere la vetta più alta della montagna, sentire lo sforzo nelle gambe e al contempo gioire immensamente del risultato.

 

Seduta alla mia scrivania oggi, con la stessa fiducia che ho riposto nel mio primo passo, prendo consapevolezza del fatto che non mi sono mai fermata e sto continuando a danzare tra i miei primi 365 passi, lasciandomi andare ad una rielaborazione creativa dei concetti appresi, che mi sta portando verso nuove mete e chissà, magari è la scintilla che probabilmente si nasconde nella mia nuova sosta;) 

 

Mi auguro di aver contribuito a riaccendere la tua scintilla creativa per coltivare la tua area di genio e la tua unicità. 

 

Ti auguro il meglio.

 

Buona Pasqua ❤️