La felicità come scelta
Dedico questo articolo a tutti coloro che sono alla ricerca della luce.
Sono le 6:30 e la sveglia non ha suonato questa mattina. E’ ancora molto presto, ecco perché non ha suonato! Ma sento che il mio cervello è disteso e riposato e mi ricordo per un attimo di essermi anche svegliata con il sorriso. Di solito mi capita quando sogno mio padre. Ma questa mattina non ricordo di averlo sognato. Ne parlavo proprio qualche giorno fa con una mia amica, ultimamente mi capita spesso di svegliarmi sorridendo e non vedo l’ora di alzarmi e cominciare a fare le cose che mi appassionano. Questa è una di quelle mattine. Il mio primo pensiero è stato “ bello, ho un’ora in più oggi per fare altre cose. Ora mi alzo, preparo un buon caffè e ne approfitto per scrivere un nuovo articolo e per allenarmi con più calma”.
Parto proprio da questo pensiero per raccontarvi cosa ho imparato finora della felicità, questa selvaggia sconosciuta.
La foto è stata scattata nell’attimo in cui ho rivelato in pubblico il mio proposito evolutivo. Quando individuiamo il nostro proposito di vita, il nostro perché, ci svegliamo al mattino e non vediamo l’ora di iniziare a svolgere le prime attività. Siamo entusiasti, carichi di energia e vitalità, siamo curiosi di conoscere come si svilupperà la nuova giornata, siamo desiderosi di costruire, di scoprire, di migliorare, di imparare e soprattutto di donare agli altri. Entra in circolo una chimica della positività che amplia sempre di più il nostro spettro cognitivo e, non solo ci rende più creativi, ma ci aiuta a costruire ulteriori risorse intellettive, sociali e fisiche su cui potremo contare in futuro.
Quando comprendiamo che siamo un “fascio di abitudini”, come direbbe Swhan Achor, ci rendiamo conto che possiamo trasformare la nostra vita a partire dal nostro modo di pensare, dalla riprogrammazione delle nostre credenze e soprattutto dalle nostre convinzioni. Molto spesso cerchiamo di cambiare le cose, le persone, le circostanze attraverso il fare o l’avere, ma ho scoperto negli ultimi anni di studi e ricerca che è nella consapevolezza dell’essere l’unica rivoluzione possibile.
Da dove iniziare?
Dai piccoli sforzi quotidiani che allenano il nostro comportamento a modificarsi.
Alcuni consigli:
- praticare gentilezza e gratitudine;
- correggere il nostro linguaggio;
- leggere, leggere, leggere;
- frequentare persone che ci potenziano;
- fare attività fisica;
- stare più a contatto con la natura;
- ascoltare musica di qualità;
- meditare.
Anche iniziando a praticare costantemente soltanto una di queste nuove abitudini, porta i suoi frutti immediatamente e mette in circolo la volontà per iniziare a praticarne un’altra. Piano piano ci renderemo conto che non ci concentriamo più sui problemi, ma sulle soluzioni. Non saremo più coinvolti emotivamente in situazioni di stress e saremo in grado di spegnere ogni provocazione.
Sapete qual è il risultato finale?
Cominciano ad arrivare nella nostra vita persone giuste al momento giusto, incontri inaspettati si rivelano essere funzionali per concludere una trattativa o iniziare nuovi percorsi professionali, si attiva una sorta di effetto Tetris, ogni cosa va al suo posto e si cominciano a realizzare anche alcuni desideri che erano stati per tanto tempo sogni nel cassetto, si ha più resistenza durante l’attività fisica, si guadagna di più, si ha più tempo libero e si ha il piacere di stare con se stessi e con la propria famiglia. Questo non significa che non si è mai tristi e disorientati, che non si hanno mancanze o e non si presentano problemi da risolvere, ma si ha a portata di mano una cassetta degli attrezzi da cui poter attingere per gestire e superare gli eventi tristi o negativi.
Concludo questo articolo ripartendo dal titolo: la felicità come scelta è possibile. Allenare la felicità è possibile, addestrarla ogni giorno è possibile così come alleniamo i nostri muscoli in palestra, la nostra mente o le nostre competenze. E la cosa straordinaria è che la felicità è anche contagiosa!!
Auguro una giornata piena di senso a te che ha letto fin qui.
Caterina Schiappa