15 consigli che avrei voluto ricevere 20 anni fa
Fin dai tempi dell’università ho ambìto a crearmi una posizione, distinguermi, eccellere, dimostrare le mie capacità e dare sempre il massimo per raggiungere ogni volta obiettivi più alti.
Ancora prima di laurearmi ho iniziato a lavorare, ricercata da aziende che mi hanno offerto importanti opportunità, esperienze all’estero, all’interno della stessa Università e con grandi istituzioni, hanno riempito la mia vita per molti anni.
Stavo costruendo il mio futuro ed ero completamente proiettata in questo mondo; ero concentrata sulla mia carriera, sono arrivata a ricoprire diversi ruoli manageriali, posizionandomi ai primi posti in tutte le aziende in cui ho lavorato, sono diventata braccio destro di amministratori delegati, prima di aprire società mie.
Quale obiettivo avevo in quel periodo?
Lavoravo duramente per raggiungere obiettivi imprenditoriali importanti: avere una mia azienda, creare realtà innovative, dare lavoro ad altre persone. Ero fermamente convinta che questo fosse il mio futuro.
In quel periodo ero spesso in viaggio per lavoro, giravo l’Italia, ed avevo numerose occasioni di conoscere persone nuove, di confrontarmi; questo soddisfava sia il mio amore per i viaggi sia la mia predisposizione alla socialità.
Ricordo anche che correvo moltissimo, macinavo chilometri con le mie scarpe da running e scoprivo posti nuovi, notando, ovunque andassi, la presenza di panchine.
Era tutto apparentemente come lo avevo voluto, ma sentivo spesso un richiamo interiore che non capivo, in particolare riguardo alle relazioni instaurate in ambito professionale: non ne ero appagata, mi apparivano di minor valore rispetto a quello che avrei voluto.
Ero irrequieta, instabile, non mi fidavo del mondo, avevo una propensione a tenere tutto sotto controllo, non mi permettevo l’errore e men che meno lo accettavo dagli altri, mantenevo la coerenza e la posizione a tutti i costi, anche a scapito della creatività.
Non saprei dire quando esattamente, ma lentamente si è fatta strada in me l’idea che occupare tempo, energie, vita, solo per il lavoro non fosse così soddisfacente, non fosse entusiasmante come avevo immaginato.
Inconsciamente, iniziai a scalpitare, a non sentirmi più soddisfatta: entrai in un momento di profonda crisi.
Ero considerata da tutti portatrice di nuove idee, mi venivano riconosciute eccellenti capacità di vendita, gestione di trattative complesse e mediazione per affari significativi, venivo considerata una punta di diamante nel business development; eppure non sentivo dentro di me la sicurezza necessaria per potermi esprimere appieno, mi sentivo bloccata a livello creativo, avevo la percezione di non riuscire ad esprimere l’alto potenziale che si celava in me.
Fu la scoperta della meditazione a permettermi di sbloccare questa energia e scoprire la mia unicità fare una virata importante per la mia vita.
Ne ho parlato nel mio libro “il passo della sosta – 365 passi per coltivare la tua unicità” (trovi il link nei commenti se vuoi approfondire)
Oggi voglio condividere con te i primi 15 consigli che avrei voluto ricevere 20 anni fa e che sono diventati oggi la bussola per la mia vita e per la vita delle persone e clienti con cui ho la fortuna di fare un pezzo di strada insieme con l’obiettivo di migliorare sempre per continuare ad essere una donna libera, creativa e affamata di notizie e gente positiva:
- Non collaborare mai con qualcuno che non vorresti mai essere
- Scegli le persone ed impara a dire di no quando non sono allineate con i tuoi valori
- Non forzare mai nulla, la natura stessa riflette l’abbondanza e arriva a te ciò che è per te
- La costanza conta più del volume delle tue attività
- I grandi risultati non dipendono da grandi azioni ma da quel minuscolo piccolo passo quotidiano al quale sei in grado di rimanere fedele ogni giorno
- Innamorati delle tue imperfezioni, è proprio così che liberi il tuo valore unico per realizzare cose straordinarie, ovvero fuori dal comune
- Diverti sempre, a qualcuno può suonare irresponsabilità ma è la cosa più responsabile che tu possa fare ogni giorno
- La felicità è uno stato dell’essere, non è una meta. Sii ciò che ti rende felice ogni giorno e allena la felicità come un “muscolo”
- Coltiva la tua unicità per accelerare il tuo business e liberare più energie e tempo per aiutare più persone possibili ad evolvere
- Semina ciò che conta ed elimina il superfluo
- I tuoi titoli, lauree e certificazioni non interessano ai tuoi clienti, ciò che conta è come li aiuti a risolvere i loro problemi
- Decidere non è fare, è importante passare all’azione
- La perfezione soffoca la tua unicità e ti impedisce di fare la differenza
- Sei determinata e costante quando hai uno scopo che ti fa battere il cuore ed è la tua ragione di vita.
- Il tuo progetto di vita ha uno scopo profondo che va ben al di là degli obiettivi e dei risultati che vuoi raggiungere: il tempo dedicato a scoprire e coltivare il tuo scopo nella vita è la chiave della buona riuscita di tutti i tuoi progetti e quindi della tua realizzazione personale e professionale.
Non è stato facile, non lo è tuttora. Ma la consapevolezza di aver interiorizzato questi insegnamenti lungo il percorso mi restituiscono una forza incredibile.
Quale risuona di più con te?
Se ti va fammelo sapere qui sotto nei commenti 🙂
Ti aspetto con curiosità ❤️
Al tuo impatto positivo 🥂